Artrite Reumatoide Giovanile

ARTROSI o ARTRITE?

Non dobbiamo fare confusione fra artrite e artrosi, nonostante parte della sintomatologia sia corrispondente esistono delle evidenti differenze. Si tratta di una tipologia di artrite autoimmune, ovvero una https://farmaciperartrite.com/zyloprim/ risposta anomala del sistema immunitario quando attacca lo stesso organismo che è preposto a difendere, alterando il funzionamento o l’anatomia della parte colpita. Di solito rituximab è riservato ai soggetti con risposta insufficiente alla terapia con metotressato e un inibitore del TNF. Dopo l’interruzione del metotressato possono manifestarsi gravi recidive dell’artrite. Può essere somministrato insieme al metotressato. Analogamente, l’analisi genetica può essere utilizzata in pazienti affetti da artrite reumatoide (AR) al fine di valutare la presenza di varianti nei geni tiopurina metiltransferasi (TPMT) e nudix idrolasi 15 (NUDT15), per stabilire la capacità del paziente di metabolizzare una tipologia di farmaci detta “tiopurina prodrugs”. Sono già state richieste per ARTHUR anche da Germania e Canada e potrebbe richiedere l'approvazione della Food and Drugs americana nei prossimi anni. Quest’ultimo può essere utilizzato sotto forma di pomata o gel, oppure assunto per via orale sotto forma di estratto secco o in tintura madre. La granulomatous slack skin (GSS), rara forma di linfoma T, caratterizzata da aree circoscritte di cute arrossata a tendenza pendula, soprattutto alle ascelle e all’inguine.

L’uso a lungo termine di corticosteroidi, soprattutto alle dosi più alte e specialmente per via endovenosa od orale, causa invariabilmente molti effetti collaterali, che colpiscono quasi tutti gli organi del corpo. Sopprimono l’infiammazione in modo che i corticosteroidi possano essere evitati o utilizzati a dosi inferiori. I corticosteroidi sono preparati sinteticamente in modo da avere la stessa azione del cortisolo (o cortisone), un ormone steroideo prodotto dallo strato esterno (corteccia) della ghiandola surrenale, da cui il nome “corticosteroide”. Questo permette di avere una idea precisa della portata del disturbo nella vita quotidiana del paziente, così da poter capire quanto essa possa essere invalidante. La malattia può avere andamento spontaneamente altalenante, con fasi di riacutizzazione alternate a fasi di minore sintomaticità; inoltre, può avere un decorso molto variabile da paziente a paziente. Per il trattamento dell’artrite reumatoide è molto importante iniziare la terapia quando la malattia è ancora allo stadio iniziale. Le persone con artrite reumatoide invalidante possono utilizzare diversi ausili per svolgere le attività quotidiane. Per quanto riguarda l’artrite reumatoide, essendo una malattia sistemica questa può colpire diversi organi e apparati. Le cause precise dell’AR non sono al momento note, ma la malattia (classificata tra le cosiddette patologie autoimmuni) si sviluppa in individui geneticamente predisposti in cui l’interazione con diversi possibili fattori scatenanti (tra cui fumo e alcune infezioni virali o batteriche) genera una reazione anomala del sistema immunitario che porta alla produzione di anticorpi e cellule immuni dirette contro l’organismo stesso, a loro volta responsabili dell’infiammazione a carico delle articolazioni che caratterizza la malattia.

Alcuni fattori ambientali che possono scatenare l’artrite sono lo stress, il fumo di tabacco o alcune specifiche infezioni virali. L’artrite reumatoide è la forma più comune. Infatti, pur avendo alcuni tratti in comune, l’artrosi non è una malattia infiammatoria ma una forma degenerativa cronica. Gli esami radiologici (ecografia, Rx, RMN) non sono così importanti alla diagnosi, ma piuttosto durante il corso della malattia per valutare l’evoluzione e le possibili complicanze a carico dell’osso. Raramente, è possibile eseguire una biopsia ossea, sinoviale o di altri tessuti per escludere altre cause alla base del dolore articolare, quali infezioni e tumori. Pertanto, interferendo con il sistema immunitario, gli agenti biologici possono aumentare i rischi di infezione e di alcuni tumori. Gli effetti collaterali sono infezione (come tubercolosi Tubercolosi (TB) La tubercolosi è un’infezione cronica contagiosa causata da Mycobacterium tuberculosis, un batterio che si trasmette per via aerea. Gli effetti collaterali includono un rischio di infezione (in particolare riattivazione della varicella), tumore cutaneo diverso dal melanoma e alti livelli di colesterolo Dislipidemia La dislipidemia è un livello elevato di lipidi (colesterolo e/o trigliceridi) o un basso livello di colesterolo HDL (lipoproteine ad alta densità). Anche se con effetti diversi, i corticosteroidi sono chimicamente correlati agli steroidi anabolizzanti (come il testosterone), che vengono prodotti dal corpo e di cui gli atleti a volte abusano.

Le persone possono sviluppare l’artrite reumatoide a qualsiasi età, anche se il più delle volte la patologia colpisce i soggetti in età più attiva (35-50 anni). Considerata la sua complessità, il trattamento dell'artrite reumatoide richiede la collaborazione di più figure professionali, tra le quali spicca quella del reumatologo, un medico specializzato nella cura delle persone affette da questa malattia. Tuttavia, alcuni problemi oculari possono essere permanenti e, pertanto, i soggetti che assumono idrossiclorochina devono sottoporsi a visita oculistica prima dell’inizio del trattamento e ogni 12 mesi durante la terapia. Tuttavia, se un soggetto assume anche aspirina, andrà incontro agli stessi rischi di danneggiare lo stomaco che con gli altri FANS. Lo studio sottolinea che, nonostante la prescrizione di FANS rientri nelle terapie previste, non si conoscono ancora i loro effetti a lungo andare sull’intero organismo. Come nel caso dell’artrite reumatoide, la terapia farmacologica prevede l’assunzione di antinfiammatori non steroidei (FANS) per un periodo limitato. L’adalimumab viene iniettato, per via sottocutanea, ogni 1-2 settimane. Dal momento che la sulfasalazina può causare una diminuzione rapida della conta leucocitaria del soggetto (neutropenia), vengono effettuati degli esami del sangue dopo le prime 2 settimane, poi ogni 12 settimane durante il periodo di assunzione del farmaco.

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